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L’ortopedia oncologica è quella branca dell’ortopedia dedicata alla diagnosi, alla ricerca e alla cura dei tumori dell’apparato muscolo scheletrico.
I tumori dei tessuti molli dell’apparato muscolo scheletrico sono caratterizzati da una massa che cresce, localizzata nei tessuti dei muscoli, nei nervi periferici, dei tendini, delle fasce e del tessuto adiposo circondante.
Di solito vi è un periodo di latenza tra la comparsa dei sintomi e la diagnosi, perché il paziente spesso non riferisce dolore: la massa, pur crescendo ha spazio ove infiltrarsi e disloca i nervi senza comprimerli.
Nella maggior parte dei casi, il paziente riferisce di essersi accorto della comparsa di un “gonfiore” (massa tumorale), spesso senza altri sintomi (non dolore, non febbre, non arrossamenti cutanei). Solo quando la massa è ormai di grandi dimensioni o è localizzata in punti critici (articolazioni), il paziente riferisce la sensazione di “tensione” nei movimenti. Invece, se la massa si sviluppa in profondità e in tale caso non è nemmeno palpabile, il paziente può avere sintomi causati, per esempio, dalla compressione sul fascio vascolare e/o nervoso con conseguente edema e/o dolore.
I tumori del tessuto osseo e cartilagineo, possono avere due caratteristiche o quella di erodere l’osso e le articolazioni e quindi, indebolire la struttura scheletrica oppure, al contrario, quella di far proliferare nuovo osso e/o nuova cartilagine al di fuori della normale morfologia scheletrica.
Questi differenti comportamenti danno origine ad una sintomatologia differente, nel caso di un tumore che consuma l’osso non si avrà sintomatologia dolorosa fin quando l’erosione ossea non va ad intaccare la corticale, che è la parte più dura e forte delle nostre ossa, a questo punto, compare la sintomatologia dolorosa.
In casi più gravi, invece, tale situazione può manifestarsi con vere e proprie fratture, cosiddette “fratture patologiche.”
L’esame obiettivo, cioè un’accurata disamina clinica, anamnestica e ispettiva del paziente è fondamentale per indirizzare la diagnosi. Tale esame clinico, infatti, permette di orientare in modo corretto il paziente, così da eseguire le necessarie indagini strumentali e proseguire con tempestività l’iter diagnostico e terapeutico di tale delicata patologia.
Tecniche tradizionali di chirurgia aperta e tecniche mini-invasive sono strumenti che utilizziamo per eseguire interventi di:
- Biopsie incisionali ed escissionali
- Curettage e borraggio di lesioni ossee
- Ricostruzioni arti con protesi oncologiche
Diverse opzioni di trattamento chirurgico insieme a trattamenti non-chirurgici conservativi che devono essere discussi con il paziente per il singolo caso specifico ed in base al tipo di lesione ed agli obiettivi che si vogliono raggiungere.
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